06.03.2023

Ida Pfeiffer: la donna che voleva vedere il mondo

E’ il 1836 quando Ida Pfeiffer a Trieste vede il mare per la prima volta. Ha 39 anni, alle spalle un’infanzia e una giovinezza trascorsi a Vienna in una famiglia borghese e condivisi con tre fratelli maschi. Da piccola le è concesso dedicarsi alla lettura di libri di esplorazioni e avventure. Ma Ida cresce, e sua madre vuole per lei un’educazione tradizionale, lezioni di pianoforte, un marito. Ida si ribella ma poi subisce, si sposa con un’avvocato e va a vivere a Leopoli, diventa madre. Ma rimane la voglia di vedere il mondo. Voglia che diventa realtà nel 1842, quando parte per il suo primo viaggio, a 45 anni, e rimane in movimento quasi costantemente per il resto della sua vita. Diventa una scrittrice di successo, riuscendo a finanziare i suoi viaggi e il suo sostentamento pubblicando le sue esperienze e vendendo le sue collezioni zoologiche, botaniche ed etnografiche. Secondo una stima, percorse 240.000 km via mare e circa 32.000 km via terra, facendo due giri del mondo, e diventando la prima donna europea ad attraversare l’entroterra dell’isola di Borneo.  Molte delle sue collezioni sono oggi conservate al Museo di Storia Naturale di Vienna.

https://www.nhm-wien.ac.at/en/mission_statement

Bertha von Suttner: la prima donna vincitrice del Premio Nobel per la pace

La vita di Bertha von Suttner si legge come un feuilleton: Bertha nasce nel 1843 a Praga in una famiglia nobile, perde presto il padre, la famiglia si impoverisce, Bertha deve guadagnarsi da vivere come governante, si innamora, ricambiata, del figlio della famiglia presso la quale lavora, la quale si oppone al matrimonio, si sposano in segreto, vanno a vivere lontano, a Tbilisi, e tornano a Vienna solo dopo essersi riconciliati con la famiglia. Nel frattempo, Bertha e il marito erano diventati oppositori alle guerre e in seguito alla pubblicazione del libro “Abbasso le armi!” nel 1889, un vero e proprio best seller tradotto in più di 12 lingue, Bertha von Suttner divenne una delle personalità più importanti del movimento internazionale per la pace. Nel 1905 fu la prima donna a ricevere il Premio Nobel per la Pace. Muore il 21 giugno 1914 a Vienna, una settimana prima dell’attentato di Sarajevo, causa scatenante della Prima Guerra Mondiale.

https://www.nobelprize.org/prizes/peace/1905/suttner/lecture/

VALIE EXPORT: l’artista pioniera dell’azionismo femminista

La performance e media artist VALIE EXPORT (nata Waltraud Lehner a Linz, Alta Austria nel 1940) è una pioniera dell'azionismo femminista e una delle più importanti rappresentanti internazionali dell'arte concettuale mediatica, performativa e cinematografica. In molte delle sue opere affronta le tematiche e gerarchie di genere e le relazioni di potere. Le sue opere sono esposte in importanti musei come il Centre Pompidou di Parigi, il Museum of Modern Art (MoMA) di New York o la Tate Modern di Londra. A partire dalla fine degli anni ’60, con le sue performance - all’epoca ritenute provocatorie, se non “scandalose” -  dimostra come il corpo femminile sia inestricabilmente legato alla sua rappresentazione visuale nei media. L'analisi critica e profonda di questo processo rivela come i mass media costruiscano e codifichino immagini di identità di genere. VALIE EXPORT vive e lavora a Vienna.

A Linz, il VALIE EXPORT Center è il centro di ricerca per l’arte mediatica e performativa. https://www.valieexportcenter.at/en.  L’Albertina Museum di Vienna le dedicherà una mostra dal 23 giugno al 1 ottobre 2023 VALIE EXPORT « The ALBERTINA Museum Vienna

Area stampa Albertina: https://www.albertina.at/en/press/

Anna Sacher: l‘albergatrice iconica

Anna, figlia di un macellaio, ha 21 anni quando il 21 febbraio 1880 a Vienna nel Duomo di Santo Stefano sposa l'albergatore Eduard Sacher (figlio dell’inventore della leggendaria torta) interessandosi da subito degli affari del marito. Nel 1892 Eduard muore prematuramente, lasciando ad Anna la gestione esclusiva dell’hotel.  Ben presto l’Hotel Sacher diventò il luogo d’incontro prediletto di personaggi della corte e dell'alta nobiltà, degli industriali ricchi emergenti, di politici, artisti, scrittori, e delle loro muse. Il suo impegno le valse premi internazionali e la nomina della sua azienda a fornitore di corte. Anna Sacher non agì dietro le quinte, ma fu un personaggio immensamente popolare, che si presentò in pubblico circondata dai suoi amati bulldog francesi e spesso con un sigaro in bocca.  Morì nel 1930 in una stanza del suo albergo. Ancora oggi, l’Hotel Sacher, grazie all’impegno e al savoir-faire di altre donne, è un icona dell’ospitalità viennese e austriaca.

https://www.sacher.com/en/world-of-sacher/sacher-history/

Inge Morath: la prima donna fotografa dell’agenzia Magnum

Inge Morath nasce a Graz (Stiria) nel 1923. I genitori sono entrambi scienziati e si trasferiscono in diversi Paesi europei con Inge al seguito, che impara presto sei lingue. Alla fine della seconda guerra mondiale Inge torna in Austria e lavora come giornalista, prima a Salisburgo, poi a Vienna, dove incontra il fotografo Ernst Haas. Scrive gli articoli che accompagnano le sue immagini, e viene invitata con Haas a Parigi da Robert Capa come collaboratrice redazionale per l’agenzia Magnum che è stata fondata da poco. Si sposa e si trasferisce a Londra dove impara il mestiere di fotografa. Prima collaboratrice di Ernst Haas, poi assistente di Henri Cartier-Bresson, nel 1955 diventa membro a pieno titolo dell'agenzia Magnum come prima fotografa donna. Pubblica innumerevoli libri, ma si occupa anche della  documentazione fotografica di produzioni teatrali e cinematografiche. Durante le riprese dell'ultimo film di Marilyn Monroe "Misfits" (“Gli spostati”), incontra il drammaturgo Arthur Miller, che sposa dopo la tragica morte dell’attrice. Seguono reportage in tutto il mondo pubblicate sui più importanti magazines, e straordinari ritratti. Negli ultimi anni della sua vita, Inge Morath torna nei luoghi della dell’infanzia e delle origini della sua famiglia, nei territori di confine fra Stiria e Slovenia. Da questa esperienza nasce il libro “Last Journey”.

In occasione del centenario della nascita di Inge Morath il Museo di Palazzo Grimani a Venezia le dedica la mostra "Inge Morath. Fotografare da Venezia in poi" che presenta numerosi scatti fatti a Venezia, molti dei quali mai prima esposti in Italia. 

https://polomusealeveneto.beniculturali.it/eventi-e-mostre/inge-morath-fotografare-da-venezia-poi-museo-di-palazzo-grimani-18-gennaio-%E2%80%93-4

https://www.magnumphotos.com/photographer/inge-morath/

Ingeborg Bachmann: un’icona della letteratura del 20° secolo

Ingeborg Bachmann, nata nel 1926 a Klagenfurt (Carinzia) e morta tragicamente a Roma nel 1973 per le conseguenze di un incendio scoppiato nel suo appartamento, è stata una delle più importanti scrittrici ed una delle personalità più influenti e affascinanti della letteratura di lingua tedesca del 20° secolo. 

A Vienna, il Museo della Letteratura della Biblioteca Nazionale le dedica una mostra omaggio (fino al 5 novembre). Saranno presentati manoscritti, libri e oggetti, così come filmati, fotografie e registrazioni sonore che permetteranno di avvicinarsi alla sua complessa personalità.

https://www.onb.ac.at/en/museums/literature-museum/special-exhibitions/ingeborg-bachmann-a-homage

Ancora a Vienna, nello spazio pubblico sulla centrale piazza Karlsplatz, dal 21 aprile al 18 maggio 2023 verrà allestita l'installazione artistica "Ingeborg Bachmann Kuppel" ("cupola Ingeborg Bachmann"). Un omaggio alla scrittrice, con una costruzione fatta di specchi che come riflettori magici inviteranno a vedere la realtà sotto prospettive diverse. https://www.bachmann-kuppel.at/die-kuppel/

Il film "Journey into the desert" di Margarethe von Trotta con Vicky Krieps nel ruolo di Ingeborg Bachmann è stato presentato alla recente edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

https://www.mymovies.it/film/2023/ingeborg-bachmann/

A Klagenfurt ogni anno si svolge il premio letterario a lei dedicato nell'ambito delle Giornate della letteratura di lingua tedesca (28 giugno - 2 luglio 2023).

Parvin Razavi: la cheffe “Newcomer dell’anno 2023” di GaultMillau Austria

Un foodblog, tre libri di successo,  apparizioni in TV, tre cappelli GaultMillau e la nomina a “Newcomer dell’anno” per il suo ristorante &flora: la cucina di Parvin Razavi, viennese nata a Teheran che si occupa di gastronomia dal 2012,  non è esclusivamente vegetariana, ma predilige il mondo vegetale partendo dal principio "dalla radice alla foglia": ogni parte della verdura e della frutta viene lavorata per dare più sapore, e per ridurre gli sprechi. Erbe, fiori e ortaggi vengono anche coltivati in un giardino pensile, e curati da tutto lo staff – in gran parte femminile - del &flora. Le creazioni di Parvin Razavi sono un viaggio cosmopolita nel mondo dei sapori dai risultati entusiasmanti, con una grande attenzione a garantire che il maggior numero possibile di ingredienti siano regionali.

https://www.undflora.at/

Margarethe Schütte-Lihotzky: la rivoluzionaria del design

Margarethe Schütte-Lihotzky, nata nel 1897 in una famiglia viennese borghese e progressista da subito ha le idee chiare. Vuole studiare architettura. Ci riesce, laureandosi alla Scuola di Arti Applicate di Vienna. Sarà la prima donna austriaca ad esercitare il mestiere di architetta. Sono gli anni del primo dopoguerra, la situazione abitativa è precaria, e ci vogliono nuove soluzioni per arredare appartamenti di piccole dimensioni.  Nel 1926, Schütte-Lihotzky progetta la cosiddetta “cucina di Francoforte”, i cui concetti ispiratori sono: compatto, accessibile in poco spazio, pensato nei minimi dettagli, il tutto mantenendo un elevato standard di design: sarà l'archetipo della cucina componibile. Schütte-Lihotzky comunque non volle, e non può essere ricordata “solo” per questo suo progetto innovativo: va ricordata anche come pioniera nel campo dell’edilizia sociale, come sostenitrice del movimento delle donne e della pace e come combattente contro il nazionalsocialismo.

Esposizione permanente della “cucina di Francoforte” nel MAK di Vienna: https://www.mak.at/jart/prj3/mak-resp/main.jart?rel=en&content-id=1343388632775&reserve-mode=active&article_id=1339957568483

Casa-museo di Margarethe Schütte-Lihotzky a Vienna: https://www.wien.info/it/giro-turistico-a-vienna/architettura-design/centro-margarete-schuette-lihotzky-434532